Esattamente un anno fa, in pieno lockdown e in “fase 1”, come studio, abbiamo proposto ai nostri contatti un breve sondaggio e ne è scaturito questo “Diario”. A distanza di un anno, mentre stiamo attraversando le “fasi 2”, le zone “rosse”, “arancioni”, “gialle” e “bianche”, abbiamo deciso di rendere pubblica questa testimonianza perché rileggere oggi le sensazioni, le emozioni e le previsioni di quei giorni assume ulteriore significato e suggestione. Una breve ma densa lettura che ci ha aiutato a riflettere.

Concorso per il recupero di due edifici a torre e di un area cimiteriale sconsacrata a Tour de Conoz e Tour d’Emarese. L’occasione per riflessioni stringenti sul tema del recupero dell’edilizia storica. I documenti architettonici devono essere rispettati e tutelati, ma è evidente che spesso non hanno forza sufficiente per sopravvivere con il solo status di monumenti, e quindi devono essere necessariamente ricondotti all’interno di un circuito economico e sociale vivo. Tutto ciò apre una dialettica tesa e conflittuale con l’approccio conservativo più rigoroso. Rifunzionalizzazione. Riconnessione dei luoghi. Senso del recupero.    

Concorso per la realizzazione di una residenza anziani ad Alava (Spagna). Un’idea di Luogo aperto, vitale, non estraneo nel quale l’anziano si possa identificare e riconoscere, dove la struttura assume tutti quei caratteri di benessere, aggregazione, serenità e qualità della vita che chiunque, a qualsiasi età, ritrova nel Luogo a lui più familiare: la Casa. Il progetto non presenta dislivelli per garantire massima accessibilità, mentre il tema architettonico-strutturale è strettamente legato alla modularità ed economicità. L’uso di materiali semplici quali il legno, il vetro e la pietra contribuiscono a dare luce e vivibilità al la proposta, attribuendogli un profondo significato: Natura e Luogo.    

Concorso di idee per la riqualificazione dell’area ex-macello in centro città. 2° Classificato. Riconnessione urbana e rivalutazione spaziale–ambientale: i segni del tempo, la disposizione di strutture ormai difficilmente comprensibili regalano un fascino misterioso e raccolto a quello che appare come un micro-cosmo semiabbandonato. Un gioco teatrale che reinventa i manufatti architettonici e propone altre chiavi di lettura. Ecco quindi i luoghi ricreati, intercambiabili e modificabili nel tempo, seguendo le differenti e legittime visioni delle amministrazioni che si succederanno nella gestione comunale. Il testo architettonico, se ne avrà la forza, continuerà a dialogare con questo susseguirsi di tempi, attori, intenzioni. “L’architettura è esposta alla vita. Se il suo corpo è sufficientemente sensibile, è in grado di sviluppare una qualità che sa ...